martedì 31 marzo 2009

Frammenti - Tocqueville

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"Un uomo nasce, e i suoi primi anni trascorrono oscuramente tra i piaceri o le pene dell'infanzia; poi cresce: comincia l'età virile, le porte del mondo si schiudono, finalmente, per riceverlo, ed il giovane viene a contatto coi suoi simili. E' allora che per la prima volta lo si fa oggetto di analisi, e si crede di veder formarsi in lui il germe dei vizi e delle virtù della maturità. E c'è in ciò, se non prendo abbaglio, un grave errore.
Ritornate al passato, osservate il fanciullo quando è ancora tra le braccia di sua madre, rilevate come il mondo esterno si riflette per la prima volta sullo specchio ancora opaco dell'intelligenza, notate i primi avvenimenti che lo colpiscono, ascoltate attentamente le prime parole che risvegliano in lui le sonnecchianti potenze del pensiero, guardate, finalmente, le prime lotte che deve affrontare: a questo modo soltanto comprenderete da dove vengono i pregiudizi, le abitudini, le passioni, che domineranno tutta la sua vita. L'uomo è, per così dire, già tutto intero nelle fascie della culla.

Qualcosa d'analogo è vero anche per le nazioni. I popoli subiscono sempre l' influenza della loro origine: le circostanze che ne hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo peseranno sempre sul loro destino.
Se fosse possibile risalire fino ai primordi delle società ed esaminare i più antichi monumenti storici, sono sicuro che lì, appunto, potremmo scoprire la causa prima dei pregiudizi, delle abitudini, delle passioni dominanti, di tutto ciò, insomma, che si chiama il carattere nazionale. A questo modo scopriremmo la spiegazione di usi che oggi appaiono contrari alle consuetudini comuni, di leggi che sembrano in contrasto con i princìpi riconosciuti, di opinioni singolari che s'incontrano qua e là nella società come quei frammenti di catene spezzate che vediamo ancora pendere dalle volte di qualche vecchio edificio e che non sostengono più nulla.

A questo modo spiegheremmo il destino di certe nazioni che esse medesime ignorano. Ma finora non si sono potuti scoprire i fatti su cui fondare un simile studio: il gusto dell'indagine analitica si è sviluppato nei popoli a mano a mano che invecchiavano, sì che quando essi si sono interrogati sulle loro origini, il tempo le aveva già circondate di una nube oscura, l' ignoranza e l'orgoglio le avevano avviluppate di favole, dietro le quali la verità si nascondeva.

L' America è il solo paese nel quale si sia potuto assistere allo svolgimento naturale e tranquillo di una società, e dove sia stato possibile precisare la influenza esercitata dal "punto di partenza" sull'avvenire di uno stato."

da "La dèmocratie en Amèrique"


"Quasi tutti i precetti della politica hanno, nelle loro enunciazioni, qualcosa di così generale, di così teorico ed anche di così generico, da rendere difficile il trarne partito nella pratica quotidiana. Si tratta il più delle volte di rimedi la cui utilità dipende prima ancora dal temperamento dell'ammalato che dalla natura della malattia. Pure, io non conosco che un modo solo di accrescere la prosperità di un popolo, un modo solo veramente infallibile e valido dovunque: ed esso consiste nel moltiplicare e nell'agevolare le possibilità di comunicazioni tra gli uomini."

da "La dèmocratie en Amèrique"


"Credo che il decentramento giovi a tutti i paesi; ma nessuno mi sembra averne maggiore necessità di quelli il cui assetto sociale è democratico. In un' aristocrazia si è sempre sicuri di mantenere un minimo di ordine nella libertà: i governanti hanno molto da perdere, e l'ordine è, perciò, uno dei loro maggiori interessi. Si può aggiungere che anche in un regime aristocratico il popolo è al sicuro dagli eccessi del dispotismo, poichè vi sono già delle forze organizzate pronte a resistere ad un despota. Una democrazia senza istituzioni locali non ha, invece, alcuna garanzia contro simili mali: come far sopportare la libertà nelle grandi cose ad una moltitudine che non ha imparato a servirsene nelle piccole? E come opporsi alla tirannide in un paese in cui ogni individuo, preso per sè, è debole ed in cui gli individui non son legati da alcun interesse comune? Coloro che paventano la licenza e quelli che temono il potere assoluto devono, dunque, desiderare tutti lo sviluppo graduale delle libertà locali."

da "La dèmocratie en Amèrique"

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