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"Sono le tre del pomeriggio del 4 agosto 2007.
Fa caldo.
Anzi, fa caldissimo.
Lo scirocco peggiora le cose, fa sudare, appiccica le mani, le magliette, l'aria. Sembra di stare in una sauna. Sempre che uno sappia che cosa è una sauna, come è fatta e quello che si prova a starci dentro.
Ivan per esempio non lo sa con precisione: è roba da ricchi, costosa, roba che qui alla zona 167 - due camere cucina e bagno, casa popolare, settimo piano - suona lontana, estranea come mille altre parole: lusso, soldi vestiti, ragazze, cose belle.
Ivan ha fame di cose belle. Una gran fame arretrata.
Alla tv - sempre accesa in questa casa, dall'alba alla notte - adesso c'è una giornalista bionda che continua a ripetere quello che tutti sanno benissimo. Dice che fa caldo. Che questa è l'estate più calda del secolo. Dice che l'Italia è un fuoco, che i vecchi rischiano di morire, uno via l'altro, come le ciliege, e i bambini piccoli anche. Dice che bisogna stare all'ombra, bere molto, ma l'acqua gelata no che fa male.
E poi dice, agitando il dito severa, con l'aria di fare un rimprovero, sopratutto non bisogna accendere i condizionatori perchè se no, com'è successo quella volta, si va dritti al blec-aut.
Ivan guarda la giornalista e se la immagina nuda.
"Hai sentito? Ha detto che dobbiamo spegnere il condizionatore" dice il padre di Ivan alla mamma, ridendo con la pancia che traballa. Gli sembra spiritoso stare a sottolineare che loro il condizionatore non ce l'hanno e non ce l'avranno mai, nemmeno per miracolo. Sai che risate.
I Perulli al quinto piano, tanto per dire, il condizionatore lo hanno messo l'anno scorso. Stessa casa popolare, stessa miseria, ma almeno con l' aria fresca.
Questa giornalista è proprio una gran figa. Ha quel modo di parlare, con le smorfie, gli occhioni, la voce gnè gnè, come se dall'altra parte della televisione fossero tutti bambini di due anni. O tutti rimbambiti.
Poi dice "voltiamo pagina" e si fa una bella risata pure lei.
Quanti anni avrà una così, pensa Ivan. Venticinque, ventisei?
Alla tv sono sempre tutti allegri, uomini e donne.
Per forza. Belli, abbronzati, coi soldi. Voglio vedere io, chi non sarebbe contento, pensa Ivan.
A questa cosa della televisione, ogni tanto ci pensa.
D'inverno, con Gigi e Cristian, gli amici suoi di sempre, ha fatto di nuovo le selezioni per il "Grande Fratello", per "Fortunati si nasce" e per "Uomini e donne". Non l'hanno preso, lui, per un soffio, forse perchè non è molto alto.
Almeno così gli ha detto la tipa del casting.
Peccato. Un tanto di fortuna in più e la vita poteva cambiare.
Tutto poteva cambiare. Ma qualche speranza c'è ancora. A ottobre avrò 22 anni, pensa Ivan, devo sbrigarmi... (...) Altro che imbucare i volantini dell'Ipercoop, il massimo del lavoro che è riuscito a trovare. Altro che questa vita di merda.
Intanto su Canale 5 è cominciata la replica di "Commesse 4" con Sabrina Ferilli. La madre di Ivan l'ha vista e rivista cinque volte e proprio per questo si diverte di più. Sa già come va a finire.
"Ecco, oggi la licenziano" dice al padre.
"A chi?".
"A Sabrina Ferilli...".
Ivan guarda i genitori, in mutande, sudati, vecchi, stravaccati sul divano consumato, le molle sfondate che pungono il culo.
Mai finire così, lo giuro, dice a se stesso. (...)
Ivan cerca aria, come in galera. Esce sul terrazzino, lo strapunto di un balcone di nemmeno un metro quadro, ed è anchE peggio.
Se dentro fa caldo, fuori si muore.
Il sole, in alto, è una palla di fuoco.
Dal settimo piano si vede tutto lo squallore di questa cazzo di 167. Palazzoni bianchi e gialli tutti uguali, tutti brutti, in fila. E in basso, quattro aiuole di sterpi secchi, con il cartello che hanno messo prima delle ultime elezioni: "Quartiere fiorito". "
Fa caldo.
Anzi, fa caldissimo.
Lo scirocco peggiora le cose, fa sudare, appiccica le mani, le magliette, l'aria. Sembra di stare in una sauna. Sempre che uno sappia che cosa è una sauna, come è fatta e quello che si prova a starci dentro.
Ivan per esempio non lo sa con precisione: è roba da ricchi, costosa, roba che qui alla zona 167 - due camere cucina e bagno, casa popolare, settimo piano - suona lontana, estranea come mille altre parole: lusso, soldi vestiti, ragazze, cose belle.
Ivan ha fame di cose belle. Una gran fame arretrata.
Alla tv - sempre accesa in questa casa, dall'alba alla notte - adesso c'è una giornalista bionda che continua a ripetere quello che tutti sanno benissimo. Dice che fa caldo. Che questa è l'estate più calda del secolo. Dice che l'Italia è un fuoco, che i vecchi rischiano di morire, uno via l'altro, come le ciliege, e i bambini piccoli anche. Dice che bisogna stare all'ombra, bere molto, ma l'acqua gelata no che fa male.
E poi dice, agitando il dito severa, con l'aria di fare un rimprovero, sopratutto non bisogna accendere i condizionatori perchè se no, com'è successo quella volta, si va dritti al blec-aut.
Ivan guarda la giornalista e se la immagina nuda.
"Hai sentito? Ha detto che dobbiamo spegnere il condizionatore" dice il padre di Ivan alla mamma, ridendo con la pancia che traballa. Gli sembra spiritoso stare a sottolineare che loro il condizionatore non ce l'hanno e non ce l'avranno mai, nemmeno per miracolo. Sai che risate.
I Perulli al quinto piano, tanto per dire, il condizionatore lo hanno messo l'anno scorso. Stessa casa popolare, stessa miseria, ma almeno con l' aria fresca.
Questa giornalista è proprio una gran figa. Ha quel modo di parlare, con le smorfie, gli occhioni, la voce gnè gnè, come se dall'altra parte della televisione fossero tutti bambini di due anni. O tutti rimbambiti.
Poi dice "voltiamo pagina" e si fa una bella risata pure lei.
Quanti anni avrà una così, pensa Ivan. Venticinque, ventisei?
Alla tv sono sempre tutti allegri, uomini e donne.
Per forza. Belli, abbronzati, coi soldi. Voglio vedere io, chi non sarebbe contento, pensa Ivan.
A questa cosa della televisione, ogni tanto ci pensa.
D'inverno, con Gigi e Cristian, gli amici suoi di sempre, ha fatto di nuovo le selezioni per il "Grande Fratello", per "Fortunati si nasce" e per "Uomini e donne". Non l'hanno preso, lui, per un soffio, forse perchè non è molto alto.
Almeno così gli ha detto la tipa del casting.
Peccato. Un tanto di fortuna in più e la vita poteva cambiare.
Tutto poteva cambiare. Ma qualche speranza c'è ancora. A ottobre avrò 22 anni, pensa Ivan, devo sbrigarmi... (...) Altro che imbucare i volantini dell'Ipercoop, il massimo del lavoro che è riuscito a trovare. Altro che questa vita di merda.
Intanto su Canale 5 è cominciata la replica di "Commesse 4" con Sabrina Ferilli. La madre di Ivan l'ha vista e rivista cinque volte e proprio per questo si diverte di più. Sa già come va a finire.
"Ecco, oggi la licenziano" dice al padre.
"A chi?".
"A Sabrina Ferilli...".
Ivan guarda i genitori, in mutande, sudati, vecchi, stravaccati sul divano consumato, le molle sfondate che pungono il culo.
Mai finire così, lo giuro, dice a se stesso. (...)
Ivan cerca aria, come in galera. Esce sul terrazzino, lo strapunto di un balcone di nemmeno un metro quadro, ed è anchE peggio.
Se dentro fa caldo, fuori si muore.
Il sole, in alto, è una palla di fuoco.
Dal settimo piano si vede tutto lo squallore di questa cazzo di 167. Palazzoni bianchi e gialli tutti uguali, tutti brutti, in fila. E in basso, quattro aiuole di sterpi secchi, con il cartello che hanno messo prima delle ultime elezioni: "Quartiere fiorito". "
da "Salento's movida" di Armando Tango
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