mercoledì 30 dicembre 2009

Basta pagare... (?)

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L'amaca di Michele Serra del 29/12/2009

Gli "sprovveduti" che in montagna mettono a repentaglio la propria vita e quella dei soccorritori sono gli stessi che affollano gli alberghi,i ristoranti,i negozi di articoli sportivi, e hanno arricchito le valli alpine.

Bertolaso fa bene a biasimarli: ma questo è il turismo di massa. Cioè l' idea, demagogica ma economicamente fruttuosa, che tutto sia alla portata di tutti, dalla spiaggetta tranquilla alla cresta aguzza, dalla grigliata sugli scogli al trekking sopra i crepacci e in mezzo alle slavine.

Poiché non è spendibile il proposito di restituire ai pochi e ai ricchi il privilegio della bellezza, sarebbe però urgentissimo dire forte e chiaro che non tutto è facile, non tutto acquistabile. Che salire (anche in senso metaforico) è difficile, duro, faticoso, selettivo. Salire (migliorare, migliorarsi) non è il dozzinale benefit che i venditori promettono a chiunque, purché paghi. È una disciplina, è uno stravolgimento delle comodità e delle consuetudini, comporta l' errore, comporta la rinuncia. E questo vale per la montagna, per la cultura, per il successo, per la fortuna sociale, per tutto ma proprio tutto quello che la società di massa ha trasformato in una svendita. E invece è una libera, avventurosa conquista.

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