
Corte di Cassazione, II sez. PENALE, Sentenza del 22 ottobre 2009, n. 40727
Il reato di maltrattamenti si configura anche per le coppie di fatto. Lo ribadisce la Corte di cassazione, confermando la condanna a un anno e 8 mesi di reclusione inflitta dalla Corte d'appello di Cagliari - sezione distaccata di Sassari - ad un albanese ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e ricettazione. La II sezione penale della Suprema Corte, con la sentenza n. 40727/2009, ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato, ricordando che "ai fini della configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia, non assume alcun rilievo la circostanza che l'azione delittuosa sia commessa ai danni di una persona convivente more uxorio", poiché il richiamo contenuto all'articolo 572 c.p. (inerente il reato in questione) alla famiglia "deve intendersi riferito ad ogni consorzio di persone tra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo".
da "Il Sole 24 Ore" del 27/10/2009
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