lunedì 12 ottobre 2009

Dizionario filosofico - Lettera B

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BELLO, BELLEZZA

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Domandate a un rospo che cos'è la bellezza, il vero bello, il to kalòn. Vi risponderà che è la sua femmina, con i suoi due grossi occhi rotondi sporgenti dalla piccola testa, la gola larga e piatta, il ventre giallo, il dorso bruno. Interrogate un negro della Guinea: il bello è per lui una pelle nera e oleosa, gli occhi infossati, il naso schiacciato.

Interrogate il diavolo; vi dirà che il bello è un paio di corna, quattro zampe a grinfia e una coda. Consultate infine i filosofi; vi risponderanno con incongruenze confuse; hanno bisogno di qualcosa conforme all'archetipo del bello in sé, al to kalòn.

BENE, SOMMO BENE

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Abbiamo la favola di Crantore: egli si immagina che si presentino alle Olimpiadi la Ricchezza, la Voluttà, la Salute, la Virtù; ognuna richiede il premio. La Ricchezza dice: - Io sono il sommo bene, perchè con me si comprano tutti i beni -. La Voluttà dice: - Il premio spetta a me, perchè gli uomini cercano la ricchezza solo per avermi -. La Salute asserisce che senza di lei non c'è piacere, e la ricchezza è inutile. Finalmente la Virtù dimostra che essa è superiore alle altre tre, perchè con l'oro, con i piaceri e con la salute, ci si può ridurre miserabili se ci si comporta male. La virtù ebbe il premio.

BENE, TUTTO E' BENE

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A me non piace ricorrere alle citazioni; di solito è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e ciò che segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni. Tuttavia bisogna che io citi Lattanzio, padre della Chiesa, che nel capitolo XIII del suo Dell'ira divina, fa così parlare Epicuro: "O Dio vuole togliere il male da questo mondo, e non lo può, o lo può e non lo vuole; o non lo può nè lo vuole; o finalmente lo vuole e lo può. Se lo vuole e non lo può, è impotenza, il che è contrario alla natura di Dio; se lo può e non lo vuole, è malvagità, il che non è meno contrario alla sua natura; se non lo vuole nè lo può, è al tempo stesso malvagità e impotenza; se infine lo vuole e lo può (il solo di questi casi che si addica a Dio), donde viene allora il male sulla terra?"

L'argomento è stringente; così Lattanzio risponde molto male, dicendo che Dio vuole il male, ma ci ha dato la saggezza con cui possiamo conseguire il bene. Bisogna confessare che è una risposta assai debole in confronto con l'obiezione, perchè suppone che Dio non poteva darci la saggezza se non creando il male; e poi, abbiamo davvero una bella saggezza!
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da "Dizionario filosofico" di Voltaire

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