lunedì 6 luglio 2009

La nuova ondata

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"Visto da Agadez, l'ultimo abbraccio tra il premier Silvio Berlusconi e il colonnello Muhammar Gheddafi è una beffa. In questa splendida città di fango rosso in mezzo al Sahara in Niger, l'accordo sull'immigrazione ratificato a Tripoli il 2 marzo scorso è già carta straccia. Da Agadez i camion e i fuoristrada stracarichi di emigranti africani che sperano di arrivare a Lampedusa, in Italia o in Europa hanno ripreso i loro viaggi verso la Libia. Il traffico è ripartito come ai tempi d'oro. Sotto lo sguardo indifferente e spesso interessato dell'esercito libico che controlla la pista di rocce e sabbia alla frontiera di Tumu, nel silenzio del deserto.

Gheddafi, a sud del Sahara, oggi è soltanto un esecutore di decisioni prese a Parigi. Per fermare o rallentare la marcia dei clandestini verso il loro futuro, Berlusconi dovrebbe piuttosto chiedere l'intervento del presidente francese Nikolas Sarkozy: perché la via ai trafficanti di uomini è stata riaperta proprio grazie alla guerra dei tuareg. Una guerra per l'uranio sostenuta dalla Francia nella regione di Agadez.

Ecco come si inventa una guerra in Africa.


Autunno 2006
Il governo del Niger, grande esportatore di uranio dopo il Canada e tra i paesi più poveri al mondo, dichiara di voler affidare la ricerca mineraria a tutte le società che meglio pagano le concessioni. Il colosso statale francese Areva vuole per sé tutti i primi 35 permessi di ricerca messi sul mercato. La diplomazia di Parigi pretende di far valere un accordo militare del 1961 che stabilisce: "La Repubblica francese è tenuta informata dei programmi e dei progetti concernenti esportazione delle materie prime e dei prodotti strategici... La Repubblica del Niger garantisce la priorità della loro vendita alla Repubblica francese dopo aver soddisfatto le necessità di consumo interno". Il Niger non ha centrali nucleari e nemmeno bombe atomiche.

Gennaio 2007
La Francia perde il monopolio dell'uranio in Niger. Il governo concede la ricerca dei giacimenti nella regione di Agadez, la zona tuareg, a Canada (15 permessi), Australia (7), Sudafrica (6), Francia (4, tutti ad Areva), India (3), Cina (2), Russia (2), Stati Uniti (1), Emirati Arabi (1), Regno Unito (1), Isole Vergini (1).

8 febbraio 2007
Attacco terroristico con armi pesanti contro l'esercito del Niger nell'oasi di Iferouane da parte di un commando tuareg. Da quel momento il commando si fa chiamare Movimento dei nigerini per la giustizia (Mnj).

30-31 marzo 2007
Il colonnello libico Muhammar Gheddafi, in visita ad Agadez, dichiara alla folla che Gesù non è morto sulla croce. Forse un messaggio in codice. Nelle settimane successive si scopre che il seguito di Gheddafi ha fatto arrivare nella regione casse con armi e munizioni per il movimento tuareg.

14-19 aprile 2007
Danni e feriti per l'esplosione delle mine piazzate dal Mnj a nord di Iferouane. Sono vecchi ordigni italiani e cecoslovacchi comprati in Ciad dopo la sospensione delle operazioni di sminamento sostenute dalle Nazioni Unite.

20 aprile 2007
Rapina di telefoni satellitari da parte dei tuareg del Mnj al cantiere della società nucleare francese Areva a Imouraren, secondo giacimento di uranio al mondo, ancora da sfruttare.

21-22 aprile 2007
Offensiva dell'esercito all'Adrar Chiriet, ai margini del deserto del Ténéré. Contrattacco del Mnj.

22 aprile 2007
Un convoglio militare con cinque fuoristrada salta sulle mine.

2 giugno 2007
Il Mnj accusa l'esercito di aver assassinato tre anziani tuareg. Gli 007 dell'esercito rispondono che si trattava di pastori incaricati dal Mnj di piazzare mine dietro il compenso di 160 mila franchi, 243 euro, l'equivalente di dieci mesi di stipendio di un soldato.

17 giugno 2007
Il Mnj attacca l'aeroporto di Agadez.

22 giugno 2007
Sconfitta dell'esercito nel villaggio di Tazarzayt: 15 morti, 72 prigionieri, 43 feriti. Ucciso Aboubacar Alambo, fondatore del Mnj.

26 giugno 2007
Espulsione dal Niger di Gilles de Namur, ex addetto militare all'ambasciata di Francia e responsabile per Areva della protezione del megagiacimento di uranio a Imouraren. Si scopre che Areva aveva a libro paga, per 85mila 365 euro, il capitano Mohamed Ajidar, poi diventato uno dei comandanti dei tuareg.

12 luglio 2007
Su Tele Sahel, la tv di Stato, un deputato e i rappresentanti della società civile accusano Francia e Areva di sostenere la guerra tuareg
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19 luglio 2007
Nuove accuse alla Francia e ad Areva dalla televisione di Stato.

21 luglio 2007
Il presidente dell'Alta corte di giustizia del Niger chiama in causa l'imperialismo libico.

23 luglio 2007
Attacco a una colonna dell'esercito: 10 morti, sostiene il Mnj.

24 luglio 2007
Ordine d'arresto ed espulsione firmato dal ministro dell'Interno contro Dominique Pin, direttore generale di Areva Niger. Pin è in Francia ed evita il carcere. Il colonnello Gheddafi regala la scena internazionale al presidente francese Nicolas Sarkozy, offrendo e concedendo alla Francia la liberazione delle infermiere bulgare accusate di aver infettato i bambini con il virus dell'Aids.

5 agosto 2007
Incontro a Niamey tra il segretario di Stato alla Difesa francese, Jean-Marie Bockel e il presidente del Niger, Mamadou Tandja. Firma dell'accordo tra il governo del Niger e Areva sull'aumento del prezzo del minerale di uranio venduto alla Francia: da 41 a 60 euro al chilo.

9 agosto 2007
Attacco del Mnj al deposito di carburante di Agadez e alla centrale elettrica.

20 agosto 2007
Un camion militare salta sulle mine nella zona dei giacimenti.

25 agosto 2007
Il presidente del Niger dichiara lo stato d'allerta nella regione di Agadez. È guerra.

Fine agosto 2007
Espulsione dal Niger di Kassoum Namari, console di Libia ad Agadez, per ingerenza negli affari interni.

Inverno-autunno 2008
Proseguono combattimenti e imboscate.

Novembre 2008
Guerriglieri tuareg, militari e trafficanti libici, nigerini e nigeriani si accordano sottobanco ad Agadez per organizzare il traffico di clandestini verso l'Italia, bloccato dall'esercito dal 2005.

14 dicembre 2008
Rapimento in Niger dell'ambasciatore Robert Fowler, inviato dell'Onu, di Louis Guay e del loro autista nigerino Soumana Mounkaila: Fowler e Guay, canadesi, si stavano occupando di giacimenti.

5 gennaio 2009

Accordo tra il governo del Niger e l'ad di Areva, Anne Lauvergeon, per lo sfruttamento del mega-giacimento di Imouraren che garantirà alla Francia 5 mila tonnellate all'anno di uranio per 35 anni, il doppio di quanto Areva già estrae in Niger.

2 febbraio 2009
Gheddafi ottiene l'elezione a presidente dell'Unione africana.

24 febbraio 2009
Areva in crisi finanziaria cerca clienti. Patto tra Berlusconi e Sarkozy per il ritorno al nucleare in Italia.

14 marzo 2009
Gheddafi, in visita a Niamey, vuole imporre l'amnistia per i tuareg che depongono le armi. Ormai la guerra non serve più.

27 marzo 2009
Il presidente Sarkozy vola a Niamey per firmare la convenzione sul megagiacimento di Imouraren.

Da novembre 2008 migliaia di persone sono passate dalla città rossa per andare a nord. Con un record di partenze tra gennaio e febbraio: quasi 10 mila ragazzi e ragazze in fuga dall'Africa occidentale. Dalla prossima estate capiremo se questa generazione di ventenni avrà trovato lavoro in Libia o apparirà nei telegiornali sui barconi alla deriva nel Mediterraneo. Il loro obiettivo, dicono, è arrivare in Italia o da qualche parte in Europa.

Il 24 febbraio Berlusconi ha incontrato Sarkozy. Ma non gli ha parlato di immigrazione. I due hanno discusso di ritorno all'energia nucleare in Italia. E di contratti per miliardi di euro da oggi al 2030 a vantaggio di Parigi. Areva, il colosso statale del nucleare francese, ha bisogno di nuovi clienti. Perché dal 2012 la società avrà così tanto uranio a disposizione che, per ammortizzare un investimento iniziale di 1,2 miliardi di euro, deve trovare subito qualcuno disposto a comprarlo. Altrimenti rischia di pagare cara la crisi finanziaria in cui è caduta. Tutto quell'uranio, però, non è ancora arrivato in Francia. Per il momento è in Niger, vicino ad Agadez: a Imouraren, sotto la sabbia nel mega-giacimento che comincerà a produrre fra tre anni, il secondo al mondo dopo McArthur River in Canada.

Quello che nella sua visita a Roma il 24 febbraio Sarkozy non ha detto a Berlusconi è che la Francia in Niger ha giocato una partita sporca. Come era abituata a fare in Africa ai tempi del generale Charles de Gaulle. E solo alla fine Areva è riuscita a strappare al Canada e alla Cina la concessione per il mega-giacimento di Imouraren. Ma Sarkozy nemmeno ha raccontato a Berlusconi che i tuareg, sostenuti dagli 007 francesi nei giochi di guerra, si sono rimessi a trafficare con gli emigranti che vogliono approdare in Italia. In fondo, si tratta sempre di energia e forza lavoro destinate ad alimentare l'economia europea. La differenza è che i minerali di uraninite trasformati in sali di uranio viaggiano protetti fino agli impianti di arricchimento in Francia. Gli emigranti sono invece sottoposti a ogni tipo di violenze e il 12 per cento muore prima di arrivare in Europa."


da "La nuova ondata", inchiesta di Fabrizio Gatti de L'espresso (26/03/2009)

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